- mercoledì, 04 maggio 2011 , 20:45 -
È una vertigine che mi assale e penetra nella mia mente rendendola improvvisamente vuota. Ogni sostegno è fonte di vita, eppure adoro così tanto quella sensazione inebriante, quell’alterazione percettiva, quell’esasperazione della realtà. Tutto è distorto, tutto è impressione, una sola nuvola che vola alta nel cielo stellato. Gira la stanza. Girano le persone. I suoni si fanno ovattati e gli occhi decidono di liberarsi del rigore geometrico del design. Tutto appare semplice. È una forma, è un pensiero.
Voglio essere quella forma e quel pensiero.
Detesto le borse pesanti, detesto non avere nulla con me.
La spalla fa male, le gambe cedono, la gola raschia e brucia quando il fumo la attraversa, eppure si tratta solo di un meccanismo convulso e ripetitivo dell’epiglottide no?
Tutto è impressione, io sono un’impressione.
Ho comprato Vogue ed Elle, in ambedue vi era un inserto, pertanto la mia borsa pesava a dismisura. Voglio imparare quelle pose, ci sono degli scatti stupendi e difficili ma pur sempre classici e magnifici.
Inoltre su Beauty in Vogue ci sono ben sei pagine dedicate ad Ann Ward. È un mito, una ragazza bellissima, perfetta e filiforme. Vorrei tanto essere come lei.
58.8.
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