Mi sento pesante, non voglio salire sulla bilancia. Nonostante tutto oggi non è stata una giornata spiacevole, ho comprato due paia di pantaloncini di cui uno veramente corto, è la prima volta che mi prodigo in qualcosa di così azzardato ma posso dire che mi stanno veramente bene, sono sorpresa piacevolmente. Mi bruciano gli occhi, mi prude il naso e mi sta crescendo una maledettissima bolla sotto pelle all’altezza del setto nasale vicino la guancia. Frustrazione. Domani ci sarà assemblea, non vedo l’ora di andare per terminare, finalmente domenica potrò riposarmi un poco. Oggi ho finito metà delle pagine di storia e Freud. Domani inizierò Yung e mi auguro di finire anche diritto. Sarà una settimana d’inferno quella che si appresta a venire, ma sono pronta. Mi sento arzilla e potente. So che posso farcela e ce la farò, supererò anche matematica sebbene mi detesti –il rapporto è ricambiato, io la odio-.
Hidden Mind
About
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Parlare di me è come parlare del nulla perché ti accorgi della sua costante presenza solamente nella solitudine più profonda. Quando guardo il mio riflesso nello specchio forse scorgo me stessa ma a causa della medesima non posso fare a meno di detestarmi poiché mi trovo in una dimensione irraggiungibile. Dinnanzi a me vi è solo una superficie fredda che osserva implacabile l’urlo della bestia.
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