Non sento più la fame, non mi sussurra incontrastata nelle orecchie ne ho voglia di un sapore tra tanti, il mio palato è disarmante, vorrei solo bere fino a scoppiare, immergermi nell’acqua sino ad annegare. Vorrei soltanto non essere obbligata a doverlo fare almeno una volta al giorno, la mia gola si è stancata di provare dolore ed il mio stomaco non vuole essere riempito senza un motivo logico. Quando avrò fame mangerò, è tanto difficile da capire? Passo le notti in bianco, la sveglia suona alle tre del mattino e il mio sguardo annebbiato deve tornare sui libri, assolutamente, senza via di fuga. Voglio sapere, conoscere, imparare il più possibile perché sto vivendo in virtù di questo, eppure non basta mai e questo mi scoraggia tristemente. Litigare senza alcun motivo con mia madre mi porta all’esasperazione, detesto semplicemente che le persone inizino a marcare sul fattore cibo perché non ve n’è motivo, l’importante adesso è ben altro. Non riesco neppure ad essere felice. Sono una marionetta della società e non vorrei essere altro in questo momento. Non pretendo di essere capita ma quantomeno ascoltata. Ognuno ha una propria visione, la mia è questa e quando si parla di rispetto gradirei che me se ne riservasse altrettanto.
58.6.
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